Davide Donadei ha raccontato al Gf Vip il dramma della sua giovinezza: il padre è finito in carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Arrivato nella casa del Grande Fratello Vip da poche settimane, Davide Donadei ha parlato prevalentemente della sua relazione con la ex Chiara Rabbi. Conosciuto per essere stato uno degli ultimi tronisti di Uomini e Donne, il giovane di origini salentine aveva già avuto modo di accennare nel dating show di Canale 5 il dramma della carcerazione del padre. Invitato dagli autori del Gf Vip a tracciare la sua “linea della vita”, Donadei ha raccontato i particolari di una giovinezza poco serena.
Davide Donadei, il padre è ora collaboratore di giustizia
“All’età di 4 anni papà è andato via di casa, mi è stato detto che doveva fare mesi di lavoro a Brescia – ha iniziato a ricordare Davide – . Nel 2010 fu coinvolto in un blitz e fino al giugno di quest’anno è stato in carcere. Ci è entrato quando avevo 12-13 anni. Ha scontato una pena per associazione a delinquere di stampo mafioso”.
Le scelte del padre di Davide sono pesate, di conseguenza, sulla famiglia di Donadei e, in particolar modo, sulla madre e sul fratello.
“Avevamo scritte nel paesino ‘Donadei infame’ – ha ricordato con dolore il concorrente del Gf Vip – . Abbiamo subito delle conseguenze di cose dove c’entravamo poco”.
Il padre è recentemente uscito dal carcere, oggi è collaboratore di giustizia e Davide e il fratello hanno scelto di riallacciare i rapporti con lui. “Non l’ho mai rinnegato – ha commentato l’ex tronista, che ha voluto poi tessere le lodi della madre – . Mia mamma si è dovuta mettere a fare lavori umili. É una grande donna, non ha mai parlato male di papà [..]Aveva 35 anni e ha annullato la sua vita per noi, se non l’avesse fatto non saremmo cresciuti così”.