Il fenomeno del Job Creep ritorna anche a causa della pandemia: cosa significa e cosa si intende con il termine “lavoro strisciante”.
Nell’estate del 2022 si è parlato molto del fenomeno del quiet quitting, ovvero un modo nuovo di concepire il lavoro. Mettendo al centro il proprio benessere psicofisico, il dipendente svolge le sue mansioni regolari senza però “strafare”.
Opposto a questo trend, invece, è il fenomeno che sta tornando in auge anche a causa della pandemia: il job creep. Letteralmente “lavoro strisciante”, significa essere disponibili a lavorare sempre di più, prendendosi a carico di compiti e mansioni extra e arrivando a lavorare anche di sera o di notte, ben oltre l’orario di lavoro. Capiamo più nello specifico da cosa nasce questo fenomeno e quali sono i rischi per la salute che ne derivano.
Job Creep: significato del termine
Il termine Job Creep è nato oltreoceano già negli anni 2000. Scomparso poi per quasi vent’anni, anche a causa della crisi del 2008, è tornato di moda con i nuovi metodi di lavoro post pandemia. Lo smart working, infatti, ha permesso alle aziende di digitalizzarsi sotto molto punti di vista, iniziando ad utilizzare diverse piattaforme, software e app di messaggi che permettono ai dipendenti di un ufficio di essere sempre reperibili, in certi casi anche oltre l’orario di lavoro.
Per alcuni dipendenti, i cosiddetti “job creepers“, questa possibilità di poter essere raggiunti in tempo reale e avere la possibilità di lavorare anche da casa, permette loro di aggiungere sempre più lavori e mansioni da portare a termine, sforando anche di molto le canoniche 8 ore lavorative. L’aspetto peggiore è che tutta questa fatica raramente viene poi ricompensata dai datori di lavoro con aumenti di stipendio o promozioni.
Quali sono i rischi del Job Creep?
Il lavoro strisciante fa leva sulla psicologia di molti dipendenti che, interessati alla propria azienda e volendo dare il massimo, si ritrovano spesso con una mole di lavoro che va ben oltre le reali capacità di portarla a termine, dovendo quindi lavorare anche la sera e su weekend. I rischi di questo stile di vita sono facilmente individuabili: un burnout è infatti dietro l’angolo.
Stress, ansia, paura di non farcela, nervosismo. Sono solo alcuni dei rischi a cui si va incontro quando si fa del lavoro la propria unica ragione di vita. Il benessere psicofisico è alla base di un buon rendimento lavorativo, ed è quindi importante ritagliarsi il tempo giusto per i propri hobby e per il giusto riposo. Solo così si potrà realmente dare il meglio nel proprio lavoro.