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Come chiedere rimborso Tari e quali dati controllare per scoprire l’errore

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Avete pagato una tassa dei rifiuti eccessiva? Vediamo cosa fare in casi del genere e come chiedere il rimborso della Tari.

Come chiedere il rimborso della Tari? Per sapere se il comune vi deve davvero restituire dei soldi dovete controllare con attenzione alcuni dati presenti sulla bolletta. Vediamo quali sono i campi da tenere d’occhio e quali sono le modalità con cui inoltrare la domanda.

Come chiedere rimborso Tari: i dati da controllare

La Tari, ovvero la tassa dei rifiuti, viene calcolata in base ad una quota fissa, data dai metri quadrati dell’immobile in questione, e ad una quota variabile, calcolata in base alle persone che vivono in casa. Può capitare che vi arrivi un conto piuttosto salato e che lo stesso sia frutto del calcolo errato fatto dal proprio comune di residenza. Per capire se c’è stato qualche disguido basterà dare uno sguardo alle bollette della Tari che vi sono arrivate per posta. Queste contengono, oltre all’importo da pagare e alle modalità per effettuare il versamento, un riepilogo in dettaglio delle somme dovute al comune. In questa sezione, troverete:

  • i dati catastali dell’immobile (foglio, particella, sub);
  • la superficie tassata;
  • il numero di occupanti;
  • la quota fissa e variabile distinta per ogni unità immobiliare.

Se controllando i dati notate qualche incongruenza con la realtà, potete chiedere il rimborso della Tari. Ricordate che la quota variabile deve essere presente solo per l’abitazione e non per le pertinenze, ovvero garage, cantine e soffitte.

Modulo rimborso tassa rifiuti pagata in eccesso

Il rimborso della Tari pagata due volte si può richiedere entro cinque anni dal pagamento. Non dovete fare altro che compilare l’apposito modulo per la tassa dei rifiuti, disponibile sul sito del proprio Comune, e inviarlo in sede tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (A/R). Ricordate di allegare una fotocopia delle bollette per cui avete chiesto indietro il denaro sborsato in eccesso. Se la riscossione della tassa è stata gestita da terzi, dovrete inviare a loro tutta la documentazione. Generalmente, il comune risponde entro 90 giorni. In caso contrario, potete rivolgervi alla Commissione Tributaria Provinciale.

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ultimo aggiornamento: 5 Luglio 2022 11:25

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