Pasqua ebraica: il significato, le date e tutto ciò che bisogna sapere sulla festività della Pesach.
Gli ebrei festeggiano la Pasqua? Domanda lecita per chi non abbia avuto modo di conoscere le tradizioni e le festività tipiche della religione ebraica. La risposta è sì, anche gli ebrei festeggiano la Pasqua. Tuttavia, la festività giudaica ha un significato completamente diverso rispetto a quella cristiana.
La celebrazione che infatti viene solitamente, ed erroneamente, riconosciuta come Pasqua ebraica altri non è che una celebrazione antica, la Pesach (che significa in italiano “passaggio”) o Pesah. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme!
Il significato della Pasqua ebraica
La storia di questa arcaica celebrazione ebraica è particolare e si lega ad alcuni episodi specifici della Bibbia. In particolare, mentre la Pasqua nel Cristianesimo viene a collegarsi alla resurrezione di Gesù Cristo, nell’Ebraismo in questo periodo, della durata di otto giorni (sette in Israele) si ricorda invece la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitu dell’Egitto, e il successivo esodo verso la Terra Promessa.
Il mese della Pasqua ebraica è Nisan, il settimo del calendario ebraico, e cade a cavallo tra marzo e aprile. La celebrazione della Pesach, in particolare, avviene il 14 di Nisan, e prosegue nei successivi sette (o otto) giorni con la Festa dei Pani non lievitati, antica celebrazione che serviva per festeggiare il raccolto delle prime spighe d’orzo. Anche per questo motivo la Pesach viene a coincidere con una sorta di festa della primavera.
Le origini del nome Pasqua
La Pesach viene definita ‘pasqua’ in italiano a causa di una trascrizione errata dal greco ‘pascha‘, il termine che ha poi dato origine alla festività cristiana collegata alla Passione di Cristo e alla Resurrezione. Non c’è quindi alcun collegamento nemmeno nominalmente tra le due festività. Non a caso, in inglese la Pesach viene indicata non con lo stesso nome della festività cristiana (‘Easter‘) ma con il termine di Passover, versioine contratta di “pass over“, “passare oltre”. Un significato ben più aderente alle radici stesse della festa.
Come si festeggia la Pasqua ebraica
Il culmine delle celebrazioni della Pesach avviene nella prima notte. Durante i primi giorni di festa gli ebrei sono chiamati a consumare la cena seguendo un ordine particolare di cibi e preghiere, denonimato seder, una parola che corrisponde in italiano a ‘ordine’. In questa fase della celebrazione viene ricordata l’intera storia della fuga dall’Egitto, dal conflitto con il faraone alle famose dieci piaghe.
La cena del Seder prevede un rituale molto preciso, a partire dalla collocazione al centro della tavola del piatto del Seder. Decorato con tutti i simboli della festa, al suo interno contiene al centro tre Matzot, focacce di pane non lievitato, circondate dal karpas, un gambo di sedano, da alcune erbe amare, da una zampa arrostita di capretto, un uovo sodo e una confettura di mele, datteri, mandorle, prugne, noci e vino.