A quante settimane si sente il battito fetale e con quali strumenti viene monitorata la frequenza? Scopriamone di più.
Una delle emozioni più grandi nella vita di un genitore è il momento in cui “sente” per la prima volta il battito del proprio bimbo. Ma come avviene lo sviluppo dell’embrione e in particolare quali fasi segue lo sviluppo del cuore? Dopo quante settimane di gravidanza inizia a sentirsi il battito fetale? Qual è la frequenza nel corso della gravidanza e come cambia in prossimità del parto?
Quando si sente il battito?
Il battito del feto si può registrare già intorno alle 6 settimane grazie all’ecografia. Entro la quinta settimana, infatti, l’embrione che misura pochi millimetri ed è grande all’incirca quanto una monetina, ha già un piccolo abbozzo del cuore. In questa fase dello sviluppo, si avvia la circolazione sanguigna e inizia a svilupparsi anche il cervello. In questa fase il battito cardiaco è di circa 110 al minuto.
Battito cardiaco fetale e sviluppo del cuore
Lo sviluppo degli organi prosegue spedito ed entro la decima settimana, si sono formate le camere cardiache. Ora i battiti sono all’incirca di 120 – 160 al minuto. In questa stessa fase prosegue anche lo sviluppo degli arti e le dita iniziano a separarsi. Tra la 12esima e la 13esima settimana si ha una crescita molto rapida e il cuore prende a funzionare a pieno regime. In questo periodo i battiti oscillano tra i 110 e i 160 al minuto.
Il ritmo cardiaco in genere è costante solo mentre il piccolo dorme. Man mano che si avvicina il momento del parto, il battito rallenta leggermente e in genere alla nascita si attesta intorno ai 110 battiti al minuto. Nelle ultime settimane di gravidanza viene eseguita in genere come indagine di controllo, la cardiotocografia (o tracciato) che permette di monitorare sia le contrazioni uterine che la frequenza cardiaca del feto. Questo esame dura da mezz’ora a un’ora, o leggermente di più, è indolore e non ha rischi né per la mamma né per il piccolo.