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Liliana Resinovich, il marito: “Sono sotto pressione, qui va a finire che andrò in galera”

Macchina della polizia

Il marito di Liliana Resinovich ha fatto sapere di aver chiesto di vedere il corpo rinvenuto a Trieste e che potrebbe appartenere alla moglie.

Si infittisce il mistero legato alla scomparsa di Liliana Resinovich e il cui corpo (su cui saranno sottoposti i dovuti accertamenti) sarebbe stato rinvenuto in una zona boschiva – da parte di una persona da lei conosciuta – nei pressi della sua abitazione a Trieste. Il marito della donna ha chiesto di poter vedere il corpo e ha affermato che, a suo avviso, Liliana non si sarebbe tolta la vita:

“Mia moglie è stata uccisa e presto avremmo un colpevole. Liliana comunque non si sarebbe mai suicidata, a me sembrava felice e se non lo era significa che io non ho capito nulla di lei, cosa che escluderei visto che ci conosciamo da più di trent’anni”, ha dichiarato al Corriere della Sera, e ancora: “Io sono stanco, stanco e ho anche paura di dire cose sbagliate. Ho paura di non saper difendermi perché sono sotto pressione… (…) Perché qui va a finire che io andrò in galera e qualcun altro si divertirà”.

Macchina della polizia
Macchina della polizia

Liliana Resinovich: il marito

In queste ore continuano le indagini legate alla scomparsa di Liliana Resinovich e del ritrovamento di un corpo che, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, potrebbe essere quello della donna. Il marito – che avrebbe fornito due diverse versioni su come avrebbe trascorso la mattinata in cui è scomparsa la donna – ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera affermando di credere di “poter sbagliare” perché sarebbe sotto pressione. Nei prossimi giorni sul corpo ritrovato verrà disposta l’autopsia e al momento all’uomo non sarebbe stato accordato di poterlo vedere.

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ultimo aggiornamento: 9 Gennaio 2022 9:19

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