Golferenzo un piccolo borgo medievale che domina la Valle Versa è la location che fa da sfondo alla docuserie che racconta la vita dei Ferragni.
La produzione di The Ferragnez non ci ha messo poco a scovare una location che tra le varie richieste, tipo la vicinanza a Milano, doveva anche avere una particolarità: essere abitata da persone non giovani, quindi lontane dalla fama della famiglia più social del mondo. La scelta di questo piccolo borgo è caduta ad hoc. Golferenzo è un borgo tra gli Appennini del Pavese in cui il tempo sembra sospeso, è animato dalle sole 180 persone che lo vivono. Per i tre quarti del territorio è coltivato a vigneti, si producono ottimi vini D.O.C. Riesling e Pinot. E’ infatti legato ad un raro turismo enogastronomico. Così nella calma di questa piccola realtà territoriale, lontana dalla frenesia della modernità, si sono accesi i riflettori di quella che è la serie più discussa del momento. E da quando questo piccolo borgo è andato in onda è diventata una meta trend, anche per il prossimo Natale, di molti Ferragnez fans.
Cosa vedere a Golferenzo?
Golferenzo è legato alla risorsa principale della sua terra, i vigneti. Un borgo che celebra ancora usi e costumi antichi, legati alle tradizioni del posto. Le uve sono ancora raccolte e selezionate a mano. Vengono poi vinificate seguendo gli antichi metodi delle famiglie di Golferenzo, ma con l’aiuto di attrezzature enologiche moderne.
Il suggestivo panorama che si può ammirare da Golferenzo lascia senza fiato. Gli Appennini sullo sfondo e la Val Versa che si adagia oltre le colline dell’arroccato borgo, e le distese di vigneti che si adagiano sui fianchi delle colline su cui è situato il piccolo centro abitato. Svetta tra le case il campanile della chiesa di San Niccolò. Un borgo medievale, ma si pensa di origine celtica, in cui le antiche case in pietra si susseguono tra i vicoli stretti e si legano a costruzioni più recenti.
Il Castello di Golferenzo
All’interno del borgo il castello di Golferenzo, di proprietà privata, venne distrutto nel 1216 dalle truppe piacentine e ricostruito nel 1691. I resti del castello consistono nel solo torrione situato nei pressi della chiesa. La tradizione locale racconta che la torre servì da prigione, all’interno infatti furono rinvenuti alcuni ceppi di tortura.
Una piccola realtà che ha mantenuto intatte le antiche tradizioni e le suggestive atmosfere, gioielli di una storia millenaria che affascina ancora oggi anche il pubblico di The Ferragnez.