Strappare lungo i bordi: quanto c’è di reale nella storia d’animazione di Netflix a ideata e interpretata da Zerocalcare.
In questi giorni la nuova serie Netflix di Zerocalcare si sta facendo sempre più spazio grazie a critiche entusiastiche e più che mai positive.
Una storia che a detta di tutti fa ridere fino a commuovere. E che è in grado di suscitare emozioni diverse che, nella loro semplicità, sono sempre in grado di farsi sentire in tutta la loro interezza.
Ma cosa c’è di vero dietro la storia di “Strappare lungo i bordi”? Scopriamolo insieme.
Quanto c’è di reale nella storia di Zerocalcare
“Strappare lungo i bordi” è la nuova serie di Netflix che è stata interamente creata, diretta nonché interpretata da Zerocalcare, nome d’arte usato dal romano Michele Rech.
Una storia che si riallaccia a quella del film del 2019 dal titolo “La profezia dell’armadillo” e che in versione animata va ancora più a fondo tra le emozioni umane.
La trama racconta infatti di un viaggio affrontato da Zerocalcare ancor prima di diventare famoso.
Un viaggio che riporta alla memoria fatti del passato apparentemente scollegati tra loro ma che sul finale si riuniranno come in un puzzle, mostrando un significato profondo.
Al contempo, la storia, mescola pezzi di vita vissuta a messaggi e scene non esattamente accadute. Il tutto per un risultato mai scontato, ironico e al contempo con un sapore malinconico che non va via nemmeno a fine puntata. Perché con semplicità e maestria viene mostrato uno spaccato di vita comune a tanti. E che per questo che porta ad un profondo senso di solitudine, paura ed incertezza.
Emozioni sulle quali si ironizza al punto da strappare qualche risata. Ma sempre mescolandovi quel senso di realtà che porta a provare una struggente malinconia che nei più sensibili può tradursi in lacrime di commozione per quanto viene raccontato.
Il perché dei personaggi e delle scene che cambiano
Un altro particolare che salta all’occhio di chi ha avuto modo di leggere il fumetto e di confrontare lo stesso con il film e con la mini serie è la differenza dei personaggi che circondano il protagonista (fatta ovviamente eccezione per l’armadillo) e delle location in cui questo si muove.
Un classico esempio è Alice che nel film e nei fumetti era Camille. Il tutto per una storia che pur mostrando spaccati reali della vita di Zerocalcare li mescola con la storia di una generazione. Storia che sembra essere stata colta da chi ha già avuto modo di vedere la serie e che se ne è mostrato più che entusiasta.