Scopriamo cosa c’è da sapere su Silvia Saleppico e Riccardo Baglioni, la mamma e il papà del celebre cantautore Claudio Baglioni.
Riccardo Baglioni e Silvia Saleppico sono stati i genitori di Claudio Baglioni e sono stati molto importanti per la formazione artistica del cantante: scopriamo cosa c’è da sapere su di loro.
Chi erano i genitori di Baglioni: biografia e origini
Originari di Ficulle, un paesino dell’Umbria, Riccardo Baglioni e Silvia Saleppico sono stati i genitori di Claudio Baglioni.
Il padre del cantante era un maresciallo dei carabinieri mentre l’adorata mamma Silvia è stata una sarta.Claudio Baglioni da bambino avrebbe trascorso molto tempo nelle campagne da cui provenivano i suoi genitori (che vi facevano ritorno per le vacanze estive).
Il cantante ha vissuto uno stupendo rapporto con entrambi i suoi genitori, che non avevano mai mancato di supportarlo e sostenerlo anche agli esordi della sua carriera. Il padre era stato per lui una sorta di manager quando aveva esordito come cantante, mentre la madre gli aveva confezionato i vestiti per i suoi primi concerti.
Claudio Baglioni: il rapporto con i genitori
Dal matrimonio di Riccardo e Silvia è nato solo Claudio Baglioni, il 16 maggio 1951: “Erano così poveri da non poter fare altri figli, oltre a me. Mia madre mi disse che i bambini bisognava comprarli al mercato, e costavano cari. Così ammucchiai un po’ di monete e gliele portai, “per comprare un fratellino”. Mi rispose che nel frattempo erano rincarati”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera il cantante.
Riccardo Baglioni e sua moglie Silvia hanno vissuto a Roma nel quartiere di Centocelle, dove il cantautore è cresciuto e ha vissuto buona parte della sua giovinezza.
I genitori di Claudio Baglioni: le curiosità
– Fu il padre a trasmettere a Claudio Baglioni la sua passione per la musica, regalandogli le sue prime musicassette e i primi dischi in vinile quando era poco più che un bambino.
“I miei genitori mi hanno sempre sostenuto. Mia madre ripeteva: ti conviene cantare, così non ti rovini gli occhi sui libri. Poi gli occhi me li sono rovinati lo stesso. Però ai concorsi canori che si tenevano su ai Castelli arrivavano i parenti dell’Umbria con la corriera per farmi la claque. I miei avevano investito perché ce la facessi: una volta un tipo fece capire a mio padre che si dovevano tirar fuori 80mila lire se volevo incidere un disco. Quella cifra era un terzo del suo stipendio, eppure mio padre fu tentato, ci pensò. Per dire quanto a casa ci tenessero. Del resto, ci pensò pure quando dovette fare le cambiali per comprarmi il primo pianoforte”, ha confessato il cantante a La Repubblica.
