La camera anecoica è fondamentale nell’industria dei prodotti audio, ma, nello specifico, che cos’è? Scopriamolo insieme.
La camera anecoica è uno strumento necessario e fondamentale nell’industria dei prodotti audio perché consente di isolare le interferenze sonore. Scopriamo insieme che cos’è e il motivo per cui la sua presenza è imprescindibile nel mondo delle aziende super tecnologiche.
Camera anecoica: che cos’è?
Come ci suggerisce il nome, la camera anecoica è un ambiente progettato in modo che isoli tutte le interferenze delle variabili acustiche. In sostanza, da un punto di vista acustico, annulla l’eco e la riverberazione con un isolamento dei rumori esterni. Generalmente, quando siamo in ascolto di un qualunque suono, alle nostre orecchie arrivano segnali provenienti da diverse direzioni: quello principale, il diretto e il suono riflesso delle superfici che ci circondano.
E’ bene sottolineare che tutto ciò è normale ed è parte integrante dell’esperienza sonora che stiamo vivendo. Pertanto, nessuno nota anomalie, anzi. Quando, però, si tratta della produzione di oggetti come i microfoni, è necessario che l’azienda che si occupa di prodotti audio abbia a disposizione una stanza anecoica. Questa sala, infatti, consente di condurre test e misurazioni reali, prive delle interferenze delle variabili acustiche.
Camere anecoiche: come sono fatte?
Le camere anecoiche sono progettate come una vera e propria stanza all’interno di un’altra stanza. Attorno hanno un’intercapedine d’aria di 50 centimetri e un pavimento sospeso e instabile. Al suo interno, invece, ci sono dei deflettori cuneiformi. Questi assorbono e gradualmente disperdono il suono, annullando così le riflessioni che solitamente si generano dalle superfici presenti.
La sala anecoica, quindi, è considerato il luogo più silenzioso al mondo. Non a caso, quanti vi entrano per la prima volta, ne parlano come di un’esperienza unica. Strano ma vero, soltanto in questo ambiente si può davvero sentire il suono reale della propria voce. Qualcuno riferisce addirittura di aver sentito nei timpani il rumore del proprio sangue che scorre nelle vene. Non solo, anche il silenzio, quello davvero tombale, assume un ‘tono’ completamente diverso da quello a cui siamo abituati. La parola anecoica, non a caso, indica qualcosa privo di eco.