Giulio Scarpati, ospite di Oggi è un altro giorno, si è raccontato un po’ e ha ammesso che non riusciva ad accettare la malattia della madre.
Giulio Scarpati è un attore molto apprezzato, soprattutto per il ruolo di Lele Martini in Un medico in famiglia. Ospite di Oggi è un altro giorno, l’attore si è raccontato un po’ a Serena Bortone, parlando anche di un argomento che l’ha fatto soffrire molto: la morte della madre. La donna era malata di Alzheimer e, in un primo momento, Giulio ha fatto fatica ad accettare la sua malattia. La signora è scomparsa nel 2014 e l’attore le ha dedicato un libro intitolato Ti ricordi la Casa Rossa? Lettera a mia madre.
Giulio Scarpati: la malattia degenerativa della madre
Ospite di Oggi è un altro giorno, Giulio Scarpati si è raccontato un po’. Dalla passione per la recitazione, nata in lui quando era ancora un bambino, all’amore per la moglie Nora, passando per il dolore legato alla morte della madre. La signora, napoletana di origini svizzere, è stata una delle figure più importanti della sua vita. E’ proprio per questo che quando si è ammalata, l’attore ha fatto fatica a comprendere il suo ‘cambiamento’.
La madre di Scarpati ha combattuto a lungo contro l’Alzheimer, patologia degenerativa che colpisce il cervello, provocando un lento declino delle capacità di memoria, del pensare e del ragionamento.
“All’inizio è stato difficile perché per primo non accettavo la sua malattia, non la guardavo negli occhi. Pensavo a torto che bastasse metterle le cuffie dell’iPod, farle ascoltare la musica classica o napoletana che amava tanto per riportarla indietro, mi raccontavo da solo una grande balla, continuavo a mentire”, ha dichiarato Scarpati.
Ti ricordi la Casa Rossa? Lettera a mia madre
Anche se in un primo momento ha fatto fatica ad accettare la malattia della madre, Giulio ha poi cercato di comprenderla. E’ stato proprio per questo che ha deciso di dedicarle un libro, intitolato Ti ricordi la Casa Rossa? Lettera a mia madre.
“Era napoletana di origini svizzere, praticamente era un’ossimoro. E io mi porto dentro queste due correnti. Era una donna straordinaria. L’ho scritto per parlare della sua malattia, ma anche per ricordarmela com’era. Il suo coraggio era quello di prendersi le sue responsabilità di dire le cose come stavano”, ha ammesso l’interprete di Un medico in famiglia. Ti ricordi la Casa Rossa? Lettera a mia madre è uscito nel 2014, anno della morte della madre di Giulio Scarpati.