Negozi aperti e chiusi nelle zone gialle secondo le restrizioni del Governo: ecco la lista dei negozi che restano aperti nelle aree a rischio minore.
Tutta l’Italia con il Dpcm è entrata in una fase di semi-lockdown, più severo in alcune aree (le zone rosse), meno severo in altre (le zone gialle), con un livello intermedio tra le due realtà estreme. In particolare, nei territori a rischio minore le misure restrittive restano ancora simili a quelle promosse con il precedente decreto. Ecco cosa resta aperto e cosa chiude nelle zone gialle.
Negozi aperti in zona gialla
Restano aperte senza restrizioni, ovviamente, le catende di supermercati e i negozi di vendita di generi alimentari, oltre alle farmacie, alle parafarmacie e al commercio al dettaglio in generale. Come anche nelle zone arancioni, restano aperti nei giorni feriali anche i centri commerciali. Nei prefestivi, festivi e nei fine settimana, però, all’interno delle grandi strutture sarà possibile mantenere aperti solo i negozi di generi alimentari, le farmacie, i tabacchi e le edicole.
Negozi chiusi in zona gialla
La grande differenza tra la zona arancione e la zona gialla è che in quest’ultima sarà ancora possibile mantenere aperti bar, pub, pasticcerie e ristoranti, con chiusura però confermata alle 18. Sarà possibile usufruire dell’asporto fino alle 22, mentre il delivery non subirà restrizioni.
Colpo duro poi per il settore della cultura: chiudono anche in queste zone i musei e le mostre. Sono sospese poi le attività delle sale da gioco, delle sale scommesse, dei bingo e slot machine. Come già deciso nel precedente Dpcm, restano infine chiuse palestre, piscine, teatri e cinema.
Per quanto riguarda gli altri cambiamenti rispetto alle zone arancioni, in questi territori non è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, e resta libera la circolazione tra vari comuni, al contrario di quanto accade nelle zone rosse. Il governo però raccomanda di limitare gli spostamenti a quelli strettamente necessari.