Da un’idea di 4 ricercatrici dell’Università Statale di Milano, arriva un nuovo test salivare pensato appositamente per i bambini.
L’idea di sviluppare un test salivare per bambini nasce proprio dall’esigenza di evitare ai più piccoli di essere sottoposti a ripetuti tamponi nasofaringei. Attualmente il metodo di ricerca più affidabile del Covid-19 consiste nel prelievo di un campione eseguito a livello nasale o oro-faringeo.
Dopo il prelievo, il cosiddetto tampone molecolare, deve essere, quindi, analizzato attraverso uno specifico test di ricerca molecolare. Questa analisi (ovvero una real time RT-PCR) serve a verificare la presenza del materiale genetico del virus (l’RNA virale). Come funziona, invece, questo nuovo test salivare, quanto tempo è necessario per avere i risultati e qual è il suo grado di affidabilità? Scopriamolo.
Test salivare per bambini: da dove nasce l’idea
Il team di ricerca è composto da Elisa Borghi, Valentina Massa, Daniela Carmagnola e Claudia Dellavia. Queste ricercatrici, che insieme hanno 11 figli di età compresa tra i 3 e i 21 anni, hanno pensato alle difficoltà che le mamme avrebbero potuto incontrare in questi mesi.
Da qui è nata, quindi, l’idea di ispirarsi a un test sviluppato a Yale per creare un tampone salivare pensato per essere usato anche dai più piccoli, non essendo affatto invasivo. Si tratta, infatti, di un piccolo cilindro di cotone da tenere sotto la lingua, simile ai rulli salivari usati dai dentisti.
Come funziona il test salivare Covid-19 nei bambini
Il test salivare progettato da questo gruppo di ricercatrici della Statale di Milano, coordinate dal Professor Gianvincenzo Zuccotti, si basa sul protocollo dell’Università di Yale. Il protocollo del test di Yale era stato già approvato dall’FDA (Food and drug administration) l’organo che in America si occupa del controllo di farmaci e alimenti.
A livello europeo, invece, l’EFSA si occupa della sicurezza alimentare e l’EMA del controllo dei farmaci. In Italia, invece, la regolamentazione dei farmaci spetta a un altro organo, ovvero l’AIFA.
Il test, quindi, si basa sulla raccolta di un campione di saliva, attraverso questo piccolo rullo, e in 24 ore è possibile ottenere il risultato. Il test ha un’affidabilità del 96%, simile quindi a quella del classico tampone naso-faringeo. Proprio vista l’affidabilità di questo test, si sta proponendo di metterlo a disposizione dei pediatri affinché venga usato almeno nell’età compresa tra i 3 e i 6 anni, in alternativa al tampone naso-faringeo, decisamente più invasivo.