Passano gli anni, le mode si rincorrono veloci, ma certe tendenze, parliamoci chiaro, non passano mai. Una di queste, è l’anello di fidanzamento.
Passano gli anni, le mode si rincorrono veloci, ma certe tendenze, parliamoci chiaro, non passano mai. Una di queste, è l’anello di fidanzamento. Tradizione amata anche dagli innamorati che tendono di più all’originalità, deve essere omaggiata nel migliore dei modi. Per farlo, bisogna scegliere il prezioso perfetto. Come fare? Sono tantissime le persone che si fanno questa domanda, cercando informazioni sia sul web, sia presso il negozio di fiducia sotto casa.
Dopo esserci imbattuti nelle fedine di fidanzamento su Torinogioielli.com, abbiamo chiesto al gioielliere Alberto Ferrari qualche semplice dritta da seguire per non sfigurare con l’acquisto dell’anello di fidanzamento.
L’importanza della montatura
La montatura è la base per la scelta dell’anello di fidanzamento perfetto. Quando ci si trova davanti al prezioso – e al gioielliere esperto che consiglia – è bene accertarsi che, nel caso del solitario, non sia né eccessivamente spessa, né troppo sottile. Nel primo caso, il rischio è quello di portare a casa un gioiello esteticamente poco gradevole, troppo pesante dal punto di vista della resa visiva. Cosa dire, invece, in merito alla montatura troppo sottile? In questo frangente, il rischio è invece quello di perdere il diamante. Giusto per dare qualche numero preciso, ricordiamo che ci si dovrebbe mantenere entro i 2/2,5 grammi.
Fissa un budget
Consiglio importantissimo, che non fa mai male ricordare. Quando si va a scegliere l’anello di fidanzamento, è cruciale avere un budget chiaro nella testa. Una curiosità: secondo il galateo del matrimonio, bisognerebbe spendere due mensilità del proprio stipendio. Ovviamente non è una regola incisa sulla pietra e ognuno può fare come crede e come ritiene opportuno per le proprie finanze, non dimenticando mai che è soprattutto la carica simbolica a contare.
Attenzione alle griffe
Proseguendo con l’elenco dei consigli dedicati a chi vuole scegliere l’anello di fidanzamento perfetto, è doveroso fare un cenno, seppur rapido, alle griffe della montatura.
Innanzitutto spieghiamo cosa sono: quando le si nomina, si inquadrano le asticelle, piccolissime, che hanno il compito di ‘bloccare’ la pietra preziosa. Quando si sceglie l’anello di fidanzamento, è consigliabile controllare il loro numero. Buona norma è assicurarsi che siano 4/5, anche 6. In questo modo, si ha la sicurezza di non perdere il diamante. Attenzione: non devono essere troppe! Il rischio, infatti, è quello che la pietra risulti ‘soffocata’.
Piccolo glossario dei diamanti
Nel momento in cui ci si trova davanti alla scelta dell’anello di fidanzamento giusto, è utile essere a conoscenza di alcune parole tecniche relative al mondo dei diamanti. Un esempio? Molto spesso, chi non è del mestiere non sa che, quando si utilizza il termine ‘taglio’, non si inquadra il modo con cui il gioiello è tagliato ma le sue proporzioni.
Per quanto riguarda il colore, invece, esiste una vera e propria scala: si parte dal D, per arrivare fino alla Z.
Non dimenticare il certificato
Nel momento in cui si acquista un anello di fidanzamento, non bisogna mai e poi mai dimenticarsi di chiedere al venditore il certificato del diamante. Anzi, per essere precisi, dovrebbe essere il gioielliere a fornirlo.
Quando si parla di certificato del diamante, si intende una vera e propria ‘carta d’identità’ della pietra, caratterizzata dalla presenza di informazioni come i carati, il taglio, la fluorescenza, il peso, il colore e la purezza.
Chi rilascia i certificati? In questo caso, è fondamentale chiamare in causa alcuni dei più importanti istituti gemmologici a livello internazionale, come per l’IGI e il GIA. Per togliersi dubbi in merito all’autenticità del certificato, la cosa giusta da fare è collegarsi ai loro siti e inserire il codice scritto sul certificato stesso (che è riportato anche sulla cintura della pietra preziosa, invisibile in questo caso a occhio nudo e leggibile solo con un microscopio elettronico).