Un italiano su tre non parla del suo benessere sessuale in camera da letto… neanche al medico. Ma ecco in cosa consiste e perché non bisognerebbe vergognarsi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha istituito la Giornata mondiale del benessere sessuale il 4 settembre di ogni anno. Per quale motivo? Per sensibilizzare a un argomento che in molte parti del mondo, e anche in Italia, è ancora definito come un tabù. Secondo un’indagine di Dottori.it infatti circa il 50% degli italiani sarebbero cresciuti in una famiglia dove, parlare di sesso, era malvisto e inopportuno e ben 1 italiano su 3 non vuole parlare della sfera sessuale neanche con il proprio medico.
Ma in cosa consiste la Giornata del benessere e sessuale e come si può provare a raggiungerlo? [premium-content]
Cos’è la giornata del benessere sessuale
L’obiettivo che ha spinto l’Oms a istituire questa Giornata mondiale è tanto semplice quanto di difficile esecuzione: mettere ogni individuo davanti alla consapevolezza sessuale, ai rischi, ai piaceri e alla responsabilità che esso comporta.
Per raggiungerlo, in molte parti del mondo ma soprattutto in America, vengono organizzate manifestazioni ed eventi che possano informare i giovani e meno giovani, ma anche i professionisti nel porre le domande giuste, eliminare gli imbarazzi e, come affermato dalla stessa Oms: “Avere esperienze sicure, libere da coercizioni, discriminazioni e violenze”.
Sessualità e benessere: la situazione in Italia
In Italia bisogna fare ancora molti passi, per sensibilizzare la popolazione a questo argomento e sdoganarlo dall’immagine di conversazione disdicevole, imbarazzante e inopportuna. Secondo alcuni studi le donne solo le più vicine a raggiungere l’obbiettivo e a vedere come un diritto il benessere sessuale.
Anche riguardo alla prevenzione in Italia il divario tra uomo e donna sembra molto netto. Secondo lo studio di Dottori.it su 1000 elementi, circa il 53% delle donne esegue infatti tutti i controlli annuali necessari per il benessere dell’apparato riproduttore mentre così non si può dire per gli uomini: più del 51% del campione preso in esame afferma di non essersi mai recato da un andrologo.
Benessere sessuale: come raggiungerlo
Raggiungere il benessere sessuale è possibile, attuando un cambio di rotta rispetto ai cliché del passato. Per centrare l’obiettivo l’educazione sessuale fin dalla tenera età, nelle scuole e anche a casa, è fondamentale per rendere normale l’approccio all’argomento e consegnare la giusta consapevolezza alle nuove generazioni.
Anche il settore sanitario dovrebbe evolversi in tal senso e rendere più accessibili esami e visite per l’apparato riproduttivo, non solo a livello di studio privato. Così come sarebbe necessari incrementare un supporto psicologico di sessuologi esperti per chi dovesse averne bisogno. [/premium-content]