La televisione è il vero tallone di Achille di Maurizio Costanzo, la Rai è la sua ‘mamma’. In quanto all’amante Maria De Filippi sa che…
Maurizio Costanzo è malato di televisione e lo ha ammesso in un’intervista al Corriere della Sera. Ha nostalgia dei vecchi programmi di una volta, ma non rinuncia a rimanere informato sul mondo dei talk politici e dello spettacolo. Maurizio ha deciso di assecondare la sua ossessione e il 16 maggio debutta con un nuovo programma su Rai 2, ma non lascia la Mediaset come spiega: “La Rai è la Mamma, la Mediaset l’Amante”.
L’idea di Costanzo e l’amante Mediaset
L’idea per il nuovo programma è nata in piena quarantena e lo ha spiegato chiaramente il giornalista: “Ho pensato agli italiani costretti in casa, sui divani, in particolare alle persone più avanti negli anni. Di qui lo sforzo di rispolverare la memoria delle vecchie trasmissioni della Rai, che ha attraversato la storia del Paese. È anche un modo per rendere omaggio a questa azienda e a chi l’ha fatta“.
Ma Maurizio Costanzo non si è fermato certo qui per prossimi impegni sul piccolo schermo: torna su Rai 1 con Il gran varietà e non abbandona l’amante Mediaset con il tradizionale Costanzo show e L’intervista.
La qualità della TV del presente non ha spaventato il conduttore, che ha deciso di scommettere su un nuovo programma, in onda alle 14 su Rai 2 dal 16 maggio e chiamato Rai, storie di un’italiana. Così ha giustificato la scelta di buttarsi in una nuova avventura: “Ho dato retta al consiglio che mi diede Piero Angela: pensa sempre a progetti nuovi, così l’Alzheimer scappa”.
Maurizio Costanzo malato di tv
“Guardo sempre tutti i talk politici”, ha confessato il giornalista e conduttore televisivo classe 1938. Durante l’intervista si è lasciato anche scappare un piccolo particolare della sue routine: “Nel mio studio ci sono dodici schermi sintonizzati su dodici canali, riconosco che è una forma di malattia mentale”.
Questo è il modo con cui Maurizio ama la sua televisione, ambiente dove è cresciuto e ha fatto carriera, diventando una delle icone indiscusse del mondo dell’intrattenimento e dell’informazione.
Durante l’intervista il giornalista ha ricordato come fosse bella e di qualità la televisione di una volta rispetto a quella di oggi. “Un tempo c’era l’avanspettacolo, c’era il cabaret: erano grandi serbatoi di talenti da cui attingere, il problema di oggi è che mancano le fonti di approvvigionamento dove trovare grandi intrattenitori”.
Il lockdown fa ingrassare? Scarica QUI la dieta da seguire ai tempi del coronavirus.