Per dare un aiuto in questa emergenza anche la moda si fa avanti: Gucci, Prada, Zara e tanti altri brand ora fanno mascherine, camici e gel disinfettante per le mani!
Tantissimi marchi di moda stanno rispondendo al grido di aiuto dei sanitari italiani, quello per le tante mascherine mancanti così come i camici e tutto l’abbigliamento idoneo per la gestione del rischio di contagio da coronavirus COVID-19. Dai big come Prada, Gucci, Zara, H&M, Calzedonia e non solo, tantissime aziende stanno convertendo la loro produzione. Invece di creare vestiti fanno mascherine, guanti, camici, calze e occhiali a uso sanitario. Le aziende beauty invece preparano gel disinfettante per le mani.
Moda e coronavirus: i marchi in prima linea
Come riporta La Stampa il sottocommissario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri ha annunciato: “Centottanta aziende della Camera della Moda si sono messe insieme spontaneamente e produrranno due diversi tipi di mascherine. Ci dicono che riusciranno a produrne 2 milioni al giorno”. Non solo mascherine, tante aziende di moda produrranno anche camici per rifornire gli ospedali Italiani, di Francia e Spagna.
• Gucci è uno dei big che ha rivoluzionato la produzione nei suoi stabilimenti dove sta producendo già da qualche giorno mascherine e camici per i sanitari. Sono a quota 1.100.000 mascherine chirurgiche e a 55.000 camici che presto arriveranno negli ospedali dopo il via libera delle autorità . Ma, come da post Instagram, il suo impegno non si ferma.
• Anche Prada sta lavorando contro il tempo e il virus. Il loro primo obiettivo è di produrre 80.000 camici e 110.000 mascherine chirurgiche per gli ospedali della Toscana con consegna giornaliere fino del materiale prodotto.
• Gruppo Calzedonia ha riconvertito alcuni stabilimenti per la produzione di mascherine chirurgiche su iniziativa del presidente Sandro Veronesi. Gli stabilimenti riconvertiti sono quelli di Avio (TN) e Gissi (CH) e quelli croati. Lo sforzo del gruppo permetterà di produrre inizialmente circa 10 mila mascherine al giorno, con l’obiettivo di incrementare man mano il numero a seconda delle possibilità . Le prime consegne sono già partite, con destinazione Verona.
• Ermanno Scervino non è da meno, il marchio toscano ha annunciato sui canali social tramite un post Instagram, l’inizio delle produzione di mascherine per gli ospedali italiani. Così come il Gruppo Miroglio che ha già iniziato la produzione di mascherine in cotone idrorepellente ed elastan, lavabile circa 10 volte al pezzo.
• Il gruppo Plissè, proprietario di Beatrice .b, Sfizio e Smarteez, sta già facendo mascherine chirurgiche e camici, con un primo lotto pronto a fine marzo. I numeri ipotizzati di pezzi sono 15 milano mascherine e 1000 camici che verranno consegnati all’ Asl zonale. Probabilmente l’impegno del gruppo non si fermerà qui, ha infatti già accolto altre richieste da case di cura per anziani e aziende locali.
• A Zara, proprietà del gruppo spagnolo Inditex, non è bastata la donazione di circa 10 mila mascherine. Ha deciso di convertire parte della sua produzione per produrre mascherine e camici per gli ospedali spagnoli, l’obiettivo è circa sui 300 mila pezzi, per cominciare.
• Mango ed H&M non si tirano indietro. Mango ha annunciato che distribuirà 2 milioni di mascherine nei prossimi giorni in Spagna, per dare il suo contributo. H&M invece sta riorganizzato la produzione per fare mascherine e camici chirurgici per ospedali e operatori sanitari in tutto il Mondo.
Bellezza e beauty: le aziende che producono gel disinfettante
Anche le aziende specializzate in beauty, come i profumi, stanno cercando di fare del loro meglio e reinventarsi con l’emergenza coronavirus.
• In Francia il gruppo LVHM proprietario di marchi big come Dior, Guerlain, Givenchy, Celiné, Kenzo e Acqua di Parma sta convertendo le sue linee produttive per produrre gel disinfettante per le mani simile all’Amuchina e consegnarlo in maniera gratuita agli ospedali.
• Bulgari, in Italia, dopo aver donato allo Spallanzani di Roma un microscopio 3D ad alta definizione, ha deciso di produrre, insieme al partner ICR (Industrie Cosmetiche Riunite) gel disinfettante. I flaconi verranno distribuiti agli ospedali e strutture medico sanitarie direttamente tramite il Governo italiano. Le previsioni parlano di 6 mila pezzi al giorno per un totale circa di 200 mila pezzi in 2 mesi di lavoro.
• L’Erbolario ha già donato circa 38mila flaconi di gel disinfettante mani di nuova produzione all’Ospedale Maggiore di Lodi, alla Croce Rossa di Lodi, all’Ospedale Sacco e all’Ospedale Niguarda di Milano. L’azienda ha anche prodotto altri 28 mila pezzi che saranno spediti all’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Lodi, ai Medici senza Frontiere, al Comando provinciale dei Carabinieri di Lodi e di Brescia e alla Casa circondariale di Lodi.
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