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Aracnofobia: che cos’è e quali sono i metodi più efficaci per combatterla

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L’aracnofobia è un disturbo mentale molto comune che possiamo sconfiggere: vediamo quali sono le principali cause ed rimedi più efficaci.

L’aracnofobia è una delle principali fobie presenti in Europa. Si tratta di una incontrollabile paura dei ragni. Ma perché si sviluppano questi disturbi definiti patologici dalla scienza? Nella sua accezione più generalizzata, la fobia consiste in una paura immotivata riversata su un una cosa, un essere vivente o un contesto che non rappresenta oggettivamente un pericolo per la nostra vita. Questo non significa che i ragni non siano pericolosi, talvolta possono essere anche letali, ma anche una macchina può esserlo, eppure non ci svegliamo tutte le mattine con la paura di entrare nel nostro veicolo per recarci a lavoro!

Esistono meccanismi psicologici in grado di innescare questi processi, che possono portarci ad avere paura di qualunque cosa, compresa la paura di avere paura! Ma torniamo ai ragni e scopriamo perché possono fare così paura.

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Perché soffriamo di aracnofobia

Molti studi dichiarano che l’aracnofobia, a differenza di molte altre paure patologiche abbia un fondamento evolutivo. Questo significa che la sua origine possa essere collocata nella storia e nel nostro istinto di sopravvivenza.

Nel Medio Evo infatti i ragni in Europa erano considerati la principale causa delle epidemie di peste nera. La popolazione demonizzava gli aracnidi reputandoli responsabili di infezioni letali e malaugurio. Da queste credenze è dunque nata una repulsione per questi animali, che è rimasta incisa nel nostro processo evolutivo.

Tuttavia le cagioni dell’aracnofobia sono molte. Le cause che scatenano questo meccanismo di difesa possono avere molteplici origini, differenti a seconda del singolo soggetto che ne soffre.

Spesso siamo aracnofobici perché apprendiamo questa paura da qualcun altro. Può succedere di vivere situazioni dove si percepisce la paura di qualcun altro nei confronti dei ragni. Se questa situazione ci mette inconsciamente in condizione di allerta cominceremo anche noi lentamente a sviluppare una fobia ereditata dal contesto sociale.

In altre occasioni possiamo sviluppare questa fobia semplicemente per stress e ansie generalizzate, che se accumulate nel nostro inconscio, ricercano nell’ambiente un capro espiatorio su cui riversare la frustrazione e lo stato ansiogeno.

Infine possiamo far nascere la paura dei ragni da esperienze pregresse traumatiche. Una situazione di oggettivo pericolo può averci infatti portato a temere gli aracnidi, generalizzando la fobia anche sul più innocuo ragnetto di campagna.

Come ci accorgiamo di soffrire di aracnofobia

I più diffusi sintomi che emergono in questo disturbo sono dati da una perdita di controllo emotivo in grado di generare stati di forte malessere quali attacchi di panico, tachicardia, difficoltà a respirare, sudori freddi e nei casi più gravi deliri ed allucinazioni vere e proprie.

A seconda del grado di severità del disturbo gli approcci risolutivi variano totalmente. Se ci si trova di fronte ad un semplice fastidio che ci incute timore ma non mette a rischio il nostro stato di salute possiamo cercare di risolvere autonomamente il problema. Nel caso in cui invece l’aracnofobia rappresenti una vera condizione di pericolo per il nostro benessere sarà necessario rivolgersi ad un professionista, in grado di aiutarci a vincere la paura.

Occhi del ragno
Occhi del ragno

Rimedi e cure contro la paura dei ragni

Le forme più severe vanno trattate con la psicoterapia associata all’assunzione di farmaci contro l’ansia. Dobbiamo però rivolgerci ad una figura professionale specializzata nel trattamento delle fobie, in grado di rendere il più efficace possibile la terapia e limitando l’uso di ansiolitici ad un arco di tempo contenuto.

Uno dei metodi più utilizzati in terapia è quello della desensibilizzazione sistematica. Questo processo di guarigione consiste nell’avvicinare gradualmente l’idea o l’immagine dei ragni ai soggetti che ne hanno paura. Si tratta di un percorso molto delicato, che non deve mai oltrepassare i limiti. Se il nostro terapeuta forzasse troppo la mano rischierebbe di aumentare ulteriormente le nostre paure. Si comincia parlandone, si continua guardando delle immagini e si termina il ciclo di terapia riuscendo a guardare un ragno vero e proprio senza entrare nel panico.

Se invece ci troviamo di fronte ad un disturbi di entità moderata può essere molto utile imparare a meditare. Lo yoga, così come molte altre forme di meditazione sono in grado di aiutarci a razionalizzare la paura, rendendola meno insormontabile e permettendoci di affrontarla con maggiore lucidità.

Risulta molto probabile il fatto che chi soffre di aracnofobia difficilmente diventerà amico dei ragni anche dopo un trattamento terapeutico, ma sicuramente imparerà a convivere in un contesto sociale che non ne è privo senza entrare nel panico e senza ripercussioni rilevanti sul proprio stato di benessere.

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ultimo aggiornamento: 16 Novembre 2022 9:59

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