Il volto di Fabio Anselmo è noto a tutti per via del suo lavoro. Uomo di grande caratura morale e professionale, certo, ma chi è nella vita di tutti i giorni?
Quello di Fabio Anselmo è un nome che non è facile dimenticare, anzitutto per il suo impegno in alcuni dei casi più importanti delle cronache giudiziarie nazionali. Dal caso di Federico Aldrovandi a quello di Stefano Cucchi, c’è una carriera brillante che parla da sé e c’è la forza di un uomo, mite e capace, che non ha mai smesso di lottare nel nome della verità. Ecco come inizia la sua biografia…
Chi è Fabio Anselmo?
L’avvocato Fabio Anselmo è nato a Bologna, sotto il segno dei Gemelli, il 3 giugno 1957. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza a Ferrara e, dopo la nomina di vice pretore onorario, ha svolto il ruolo di giudice penale monocratico e collegiale per 6 anni.
Ha scelto di non percorrere la strada in Magistratura, e di dedicarsi anima e corpo ad alcuni dei casi più scottanti della cronaca giudiziaria. Tra questi, spiccano senza dubbio il caso Aldrovandi e Cucchi, ma ci sono, tra i tanti, anche quelli non meno importanti di Riccardo Rasman, Giuseppe Uva, Michele Ferulli…
Fabio Anselmo e Ilaria Cucchi: la loro storia
La compagna dell’avvocato Fabio Anselmo è Ilaria Cucchi, sorella del geometra Stefano Cucchi (morto nel 2009). La loro storia d’amore è nata in seno alla comune battaglia per dare giustizia al giovane, il cui caso è diventato uno dei più eclatanti a livello mondiale. I due vivono a Roma.
Ilaria Cucchi ha avuto due figli dalla precedente relazione, esattamente come Fabio Anselmo, che ha avuto Marta e Vincenzo dalla ex moglie. Quest’ultima è stata protagonista del “primo caso giudiziario mediatico” affrontato dall’avvocato nella sua carriera, come ha scritto lui stesso nel blog per Il Fatto.
La storia professionale di Fabio Anselmo ha un fulcro che affonda le radici in un profondo dramma personale: “Ho cominciato ad occuparmi di diritti negati per una tragica storia familiare – ha raccontato all’Ansa –. Anni fa mia moglie, nel dare alla luce il nostro secondo figlio, finì in rianimazione per un’infezione contratta in sala parto. Alla denuncia seguì il processo di cui le cronache dei quotidiani locali dettero conto“.
La svolta con il caso Aldrovandi
Una telefonata cambia per sempre la vita personale e professionale di Fabio Anselmo. È il 25 settembre 2005. Chi chiama l’avvocato è Patrizia Moretti, madre del 18enne Federico Aldrovandi che è morto quella stessa mattina dopo un fermo di polizia. Causa del decesso: asfissia posturale.
È l’inizio di un cammino tortuoso e tempestato di insidie alla ricerca della verità. Fabio Anselmo diventa consulente della famiglia del giovane prima, poi assume lo stesso incarico per molti altri casi che coinvolgono uomini in camice e in divisa, e una mostruosa cortina di cattiveria e omertà.
5 curiosità su Fabio Anselmo
-Nel 2018 ha pubblicato il suo libro intitolato Federico, prima opera fortemente sostenuta dalla compagna Ilaria. In essa si intreccia il vissuto dell’autore, in lotta contro i demoni della malasanità, con la storia di Federico Aldrovandi.
-Nel 2016 ha ricevuto il Premio Borsellino per la legalità e un anno più tardi il Cild come ‘avvocato dell’anno’.
-Nel 2008 è stato vittima di un terribile incidente stradale, un frontale tra la sua moto e una vettura. In sella con lui anche la figlia, rimasta miracolosamente illesa. Per Fabio Anselmo diverse fratture, compresa quella del bacino. Nel 1994, come riporta Il Resto del Carlino, rimase coinvolto in un altro grave incidente, sempre sulla moto.
-Non ha un account su Instagram ma un profilo Facebook in cui condivide numerosi aggiornamenti sulla sua attività.
-I suoi guadagni per il suo lavoro da avvocato e giornalista non sono risaputi.