Le mani, soprattutto per le donne, sono un vero e proprio biglietto da visita. Per tanto è importante prendersene cura al meglio, utilizzando i prodotti e gli strumenti giusti.
Se la pratica della decorazione delle unghie è diffusa fin dall’antichità, quella della ricostruzione delle unghie ha avuto origine a partire dal 1937, quando Harriet Fliegenbaum ha brevettato un sistema non tanto distante dalle odierne tip, utilizzato prevalentemente dalle dive del cinema.
Per quanto riguarda, invece, la ricostruzione in acrilico, molto si deve al dentista Fred Slack Jr., che per riparare un’unghia danneggiata, ha studiato un miscuglio a base di monomero e di polimero a uso dentale. Una tecnica molto apprezzata negli anni ’70 dalle star, ma caratterizzata da costi abbastanza proibitivi.
Ed è a partire dagli anni ’80, con la formulazione dei primi costruttori in gel UV, che l’allungamento delle unghie è diventato un trattamento molto richiesto. Attualmente la ricostruzione delle unghie in gel o acrilico, è alla portata di tutti e viene attuata, non solo per motivi di natura estetica, ma anche per curare l’onicofagia.
Chi può ricorrere alla ricostruzione delle unghie?
La ricostruzione delle unghie è la soluzione ideale per chi, per vari motivi, deve fare i conti con unghie rovinate. Tuttavia, a volte viene attuata anche per avare una base solida su cui attuare la nail art, nonché per rendere più resistenti le unghie fragili e che tendono a sfaldarsi, in quanto va a rinforzare il letto ungueale. Infatti, l’effetto finale che si ottiene è un unghia più spessa ed anche esteticamente più bella. La ricostruzione può essere attuata in 4 modi differenti.
La più conosciuta è la ricostruzione unghie in acrilico, che comporta l’applicazione del polimero sull’unghia tramite una polvere acrilica e monomero. Per quanto riguarda la ricostruzione unghie in gel, invece prevede l’impiego di gel speciali, che asciugano nelle lampade UV o LED. La tecnica più recente e rivoluzionaria è la ricostruzione unghie con Acylgel, che si avvale di un gel acrilico pronto all’uso, che ha una consistenza densa ed uniforme e che può essere modellata con estrema facilità. Ed infine vi è l’acrilico ad immersione, un sistema a tre step, che consente di riparare le unghie spezzate, senza l’ausilio della lampada.
Per ricreare le unghie è possibile utilizzare vari metodi, come le cartine millimetrate, le tip ed il fiberglass. Inoltre, in caso di unghie quasi completamente assenti, è possibile pensare di utilizzare la tecnica a ponte. Ovviamente, per risultati ottimali è necessario puntare al meglio, come i prodotti ricostruzione unghie La Femme Professionnel, un marchio che dal 1992 garantisce affidabilità ed eccellenza.
Quanto dura la ricostruzione delle unghie?
Prima di rispondere a tale quesito è bene specificare che gli smalti semipermanenti, che si avvalgono anch’essi della lampada UV, differiscono dalla ricostruzione in gel, in quanto garantiscono un semplice trattamento estetico, più duraturo degli smalti tradizionali, ma che non va a modificare l’unghia naturale. Di fatto, la ricostruzione delle unghie dura in media dalle 2 alle 4 settimane, in quanto molto dipende dalla velocità di ricrescita delle unghie.
A volte, per mantenere un aspetto ordinato delle mani è possibile effettuare un semplice ritocco, senza provvedere all’attuazione della procedura per intero. Molte persone decidono di fare la ricostruzione delle unghie presso i saloni di bellezza, ovvero affidandosi alle mani esperte delle estetiste. Tuttavia, è possibile anche propendere per il fai da te: basta avere un po’ di pazienza, ma soprattutto, come già accennato poco sopra, utilizzare i prodotti giusti.