Sapevi che è stato il primo astronauta italiano a effettuare un’attività extraveicolare nello spazio? Tutto su Luca Parmitano!
Originario di Paternò, in Sicilia, dove è nato il 27 settembre 1976 (Bilancia) Luca Parmitano è un astronauta, per la precisione tenente colonnello dell’Aeronautica italiana. Nel 2013 è stato il primo italiano passeggiare nello spazio, e il 20 luglio 2019 (dopo un periodo di quarantena) – proprio nel giorno dell’anniversario dello sbarco sulla Luna – parte con il veicolo spaziale Soyuz (e i colleghi Andrew Morgan, americano, e Alexander Skvortsov, russo) per la Stazione Spaziale.
Ma cosa si cela nella sua vita privata? Ecco tutto quello che sappiamo sull’astronauta, sull’incidente che lo ha coinvolto nel corso della sua seconda missione e sui suoi guadagni.
Chi è Luca Parmitano?
Luca Parmitano inizia la sua carriera nell’Aeronautica militare nel 1995 e nel 1999 si è laureato in Scienze Aeronautiche all’Università degli studi di Napoli Federico II. Per lavoro ha viaggiato moltissimo: si è spostato in Texas (dove ha completato il proprio addestramento presso lo Sheppard Air Force dell’aeronautica militare statunitense), in Germania e in Belgio, dove ha concluso la sua formazione paramilitare.
Nel 2007 incomincia il percorso di sperimentatore di volo presso l’Air Force italiana, e nel 2009 si trasferisce in Francia per un master in ingegneria del Volo Sperimentale. Con più di 2.000 ore di volo alle spalle Parmitano si è poi conquistato il titolo di tenente colonnello dell’Aeronautica militare italiana.
Nel 2009 ha intrapreso il suo primo viaggio nello spazio, dove è rimasto fino al 2012 presso la stazione spaziale internazionale. La sua missione e quella dei compagni che hanno trascorso con lui l’intero anno, prevedeva due passeggiate nello spazio: la prima, il 9 luglio 2013, è durata 6 ore e 7 minuti; la seconda ha avuto luogo sette giorni dopo ma purtroppo accadrà un incidente che coinvolgerà lo stesso Parmitano.
L’incidente di Luca Parmitano nello spazio
Durante la seconda passeggiata si è presentato un grave problema tecnico che ha compromesso completamente la riuscita della missione: il casco di Parmitano ha cominciato a riempirsi d’acqua e l’astronauta ha rischiato di morire soffocato. Il capitano ha immediatamente richiesto a Parmitano e al suo compagno di rientrare nell’abitacolo del modulo della stazione spaziale.
Vita privata di Luca Parmitano: chi è la moglie?
Se nelle interviste si dilunga spesso in dettagli sul suo addestramento, sullo spazio, e sulle missioni, è difficile che parli della sua vita privata. Sappiamo che è sposato e ha due figlie, Sara e Maia: la moglie di Luca Parmitano si chiama Catherine, è americana e l’ha conosciuta quando era giovanissimo e studiò in California. Tuttavia, è impossibile scovare altre informazioni sulla donna.
“Mia moglie, Catherine, mi è stata di aiuto, è lei che mi ha spinto e mi ha sostenuto. Alle bambine cerco di spiegare, con un linguaggio adatto alla loro età, che cosa papà va a fare nello spazio“, ha raccontato a Famiglia Cristiana.
4 curiosità sull’astronauta
-Nel 2017, a seguito del coraggio dimostrato e dei risultati ottenuti nella propria carriera d’astronauta, a Parmitano è stato dedicato l’asteroide 37627, che porta il suo nome.
-Una delle sue frasi preferite è della collega Samantha Cristoforetti: “È importante sognare ma non essere schiavi dei propri sogni“.
-Non sappiamo dove vive: è molto difficile scoprirlo considerando la sua riservatezza e il fatto che si sposta continuamente per lavoro. Nella sua bio di Twitter rivela di abitare sulla Terra, ma solo temporaneamente.
-Non è su Instagram, ma ha un profilo Twitter dove è molto attivo e condivide sia aggiornamenti sulla sua carriera che pensieri più personali, come il triste addio ad Andrea Camilleri dedicatogli il giorno della sua morte (17 luglio 2019).
Quanto guadagna un astronauta come Luca Parmitano?
Non sappiamo quale sia lo stipendio di Luca Parmitano, tuttavia l’astronauta Paolo Nespoli, ritiratosi a 61 anni nel 2018 dichiarò al Corriere della sera di percepire “tra i tre e i quattromila euro al mese” di pensione.
A chi obietta che tutti noi finanziamo le missioni spaziali, il Direttore Generale ESA, spiegò in conferenza stampa, che la missione per mandare Luca nello spazio “costa circa 1 euro a cittadino europeo, ma ha un ritorno economico di almeno 6 euro in tecnologie che poi vengono utilizzate anche sulla Terra“.