Che cos’è la fermentazione e quali sono gli alimenti fermentati
La fermentazione è un processo naturale che l’uomo ha scoperto molto tempo fa. Nel corso della storia, vari popoli hanno imparato a sfruttarlo, per esempio su mais, miglio, soia, sorgo, cavoli e barbabietole. Ma in che cosa consiste? Principalmente, nell’azione di agenti patogeni che alterano le caratteristiche organolettiche dei cibi fermentati, rendendoli più nutrienti e digeribili. La fermentazione infatti protegge l’apparato digerente e rafforza le difese immunitarie. Quali saranno allora i miracolosi alimenti fermentati?
Quali sono i cibi fermentati più famosi
Gli alimenti fermentati più conosciuti sono quelli sottoposti all’azione dei batteri lattici o lattobacilli. Si tratta quindi dello yogurt, derivato del latte di vacca o di soia. Se mangiato fresco, è ricco di fermenti vivi utili per digerire bene. Altro derivato del latte (vaccino, di riso o soia) è il kefir, bevanda rinfrescante piena di fermenti lattici e probiotici. Pochi sanno che anche i crauti rientrano nella categoria dei cibi fermentati, perchè vengono pressati e messi in conserva. Vale anche per olive verdi e sottaceti vari. Sono fermentati anche alcuni formaggi, insaccati e prodotti da forno con pasta madre: il lievito fermentato naturalmente, sostituto di quello di birra.
Cereali fermentati
Una categoria da approfondire è quella dei cereali. Dalla fermentazione del riso o altri si ricava l’amasake, un dolcificante naturale. Dalla fermentazione della soia gialla si ricava invece il miso, usando lo stesso fermento: il koji. Il miso è una pasta marrone molto saporita, utile come sostituto del dado vegetale per minestre, zuppe e risotti. A base di grano è invece il rejuvelac, una bevanda rigenerante considerata quasi un elisir di giovinezza. Si può ricavare anche fermentando riso, avena, orzo, quinoa, segale o miglio. Sia il miso che il rejuvelac rafforzano il sistema immunitario e regolano le funzioni intestinali.