Il 29 giugno 2010 si spegneva Pietro Taricone, lasciando la compagna Kasia Smutniak e la piccola Sophie. Aveva solo 35 anni e ancora oggi non possiamo che continuare a ricordarlo con grande affetto…
Francesco Guccini cantava ‘gli eroi muoiono giovani e belli’. Una canzone che il 29 giugno 2010 ha assunto un ancora più triste significato, quanto il destino ha strappato il 35enne Pietro Taricone – è nato il 4 febbraio del 1975 – alla sua famiglia (e ai suoi fan).
Il Guerriero, così lo chiamavano tutti, morì in seguito ad un incidente di paracadutismo, disciplina in cui era appassionato ed esperto, lasciando la compagna Kasia Smutniak e la piccola Sophie. Ma non è mai stato dimenticato: molti personaggi dello spettacolo ne mantengono vivo il ricordo con grande affetto.
Pietro Taricone: il ricordo dei vip
– “Pietro Taricone era una persona speciale, unica, era molto sensibile. Io sono stata la più fortunata perché l’ho avuto per otto anni tutto per me”, disse Kasia Smutniak, la sua compagna.
– “Amava volare, perchè il cielo non tradisce. A tradirlo è stata la terra”, ha scritto Roberto Saviano su Facebook.
– “Credo che Pietro sia un ragazzo profondo e non comune. Credo che cercasse di fare l’attore seriamente, che abbia detto molti no, che abbia lottato per non essere spersonalizzato o appiattito, per vivere secondo la sua identità ”.
“Ci saremo visti cinque volte in tutto e non ci sentivamo da molto tempo, ma quando è venuto alle Invasioni Barbariche è stato un bell’incontro. Mi ricordo di aver pensato che le persone intelligenti non ti deludono mai. Credo che Pietro sia una persona complessa, di quelle che non si realizzano soltanto nel lavoro, ma che hanno bisogno di fare una vita coerente con quello che sono e sentono”, disse Daria Bignardi a Uno Mattina.
– Anche il movimento politico Casapound, nell’anniversario della sua morte del 2017, ha dedicato degli striscioni a Pietro Taricone con scritto: “Il tempo non cancella il ricordo. Cieli blu Pietro. E poi ha spiegato, in una nota: “Era stata proprio la sua passione per questo sport a fare da collante con il movimento di Gianluca Iannone. Taricone aveva infatti tenuto a battesimo il gruppo di paracadutismo sportivo di Cpi, Istinto Rapace. Pietro era un nostro amico e un italiano libero e coraggioso.
Un esempio luminoso che, come ogni anno, vogliamo ricordare nelle città dove siamo presenti e in tutte quelle che hanno rappresentato qualcosa nella sua vita: da Caserta, dove è cresciuto, a Roma, la città che gli ha dato la fama, fino a Trasacco, il paese in Abruzzo dove ora riposa“.
“Mai soprannome fu più giusto di quello che si era conquistato Pietro ‘O’ guerriero’ lo chiamavano, e Pietro lo era. Un guerriero della vita che ha saputo affrontare le esperienze più diverse. Pietro era uno di noi per attitudine esistenziale prima ancora che per scelta“, con queste parole lo ha ricordato Casapound.