Conosciamo meglio le proprietà della noce moscata, ma anche le sue controindicazioni tra cui ricordiamo nausea, febbre, allucinazioni…
La noce moscata è una spezia originaria dell’Indonesia, scoperta dagli Europei nel Cinquecento: è entrata a pieno titolo nella gastronomia occidentale a partire da allora. La myristica fragrans, questo il suo nome scientifico, conferisce alle pietanze un sapore leggermente piccante, che ricorda in qualche modo l’odore del muschio, da qui il nome comune dato alla spezia. A tavola, gli abbinamenti principali la legano a ricette con verdure, formaggi, patate, asparagi, carne di cacciagione.
Ha molteplici proprietà, ma anche tante controindicazioni da non trascurare: conosciamo meglio questa spezia!
Proprietà della noce moscata
Anticamente era utilizzata come afrodisiaco e tonico, in grado di curare astenia, disturbi digestivi e insonnia. Cibi e bevande insaporiti con questa spezia vengono attualmente somministrati per aiutare lo smaltimento di aria nell’intestino, nonché per il trattamento di nausea e vomito dovuti alla cattiva digestione.
Per uso esterno, l’olio estratto dalla noce è efficace contro dolori nevralgici e reumatici. Ma, come al solito, è importante non eccedere: se consumata in dosi elevate, oltre i 5 grammi, infatti, provoca alterazioni e allucinazioni.
Noce moscata: effetti collaterali
Molti ritengono addirittura la noce moscata un allucinogeno, per via del suo effetto di alterazione di coscienza (se consumata in grandi quantità). La noce moscata non è una droga, ma ha la capacità di indurre allucinazioni e convulsioni se assunta in dosi massicce.
Come qualsiasi altra sostanza, se assunta in dosi eccessive può comportare effetti collaterali più o meno gravi che ne annullano i benefici. Assumere una quantità maggiore di 8 o 10 grammi giornalieri potrebbe indurre in persone predisposte crisi convulsive, febbri e addirittura allucinazioni.
Queste ultime sono dovute al fatto che la miristicina e l’elemicina contenute nella noce moscata hanno una struttura chimica – e quindi un effetto – simile a quello delle anfetamine, alla base della sintesi dell’LSD o acido lisergico.
Per questi motivi è la noce moscata in gravidenza è fortemente sconsigliata in quanto potenzialmente abortiva. Anche chi assume farmaci psicotropi dovrebbe starne alla larga. È fortemente controindicata, infine, per chi segue una terapia farmacologica con antidepressivi e per chi è soggetto ad attacchi – anche episodici – di epilessia.