Perché la festa della donna si celebra l’8 marzo?

Perché la festa della donna si celebra l’8 marzo?

8 marzo: perché si festeggia la giornata internazionale della donna proprio in questa data storica.

L’8 marzo è la data in cui, ormai a livello globale, viene celebrata la festa della donna. Una ricorrenza importante che in realtà dovrebbe portare poco a festeggiare e molto più a riflettere. La Giornata internazionale della donna non è infatti da collegare alle mimose o ai gesti più o meno romantici con cui ricoprire di attenzioni le proprie donne, siano esse partner, madri o figlie. Si tratta invece di un giorno in cui riflettere sulle conquiste raggiunte dalle donne in una società che resta, in Italia come in molti altri Paesi, ancora prevalentemente e anacronisticamente patriarcale. Ma perché questa celebrazione cade proprio in questa data? Ci sono delle importanti ragioni storiche: ecco quali.

Festa della donna: le origini

L’origine della festa della donna andrebbe rintracciata ai primi del Novecento e si ricollegherebbe a un evento particolarmente importante e allo stesso tempo drammatico per la civiltà occidentale. In questo giorno, nel 1908, alcune operaie dell’industria tessile Cotton, a New York, sarebbero rimaste uccise in un tragico incendio. Almeno questo secondo la tradizione portata avanti negli ultimi anni. A quanto pare, però, c’è stata un po’ di confusione sulle origini storiche della Giornata dedicata alla donna, che sarebbe in effetti ben più complessa.

Look Capodanno

L’incendio del 1908 è infatti spesso confuso con un incendio avvenuto sempre a New York tre anni più tardi, in cui rimasero uccise moltissime donne. Ma anche questo incendio non sarebbe in realtà legato direttamente all’origine della festa della donna, che andrebbe invece ricercata nelle lotte delle donne per i propri diritti che hanno caratterizzato tutto il Novecento, fin dai primi anni, e che continuano tutt’oggi con grandissimo sforzo.

Il primo grande evento del secolo scorso, in tal senso, fu il VII Congresso Internazionale socialista di Stoccarda, il primo in cui si discusse del diritto di voto per le donne. Fu in ambito socialista che in effetti avvennero le prime vere battaglie per l’istituzione del suffragio universale, e il 3 maggio 1908 Corinne Brown, un’attivista appartenente al partito, presiedette una conferenza a Chicago in cui parlò dello sfruttamento dei datori di lavoro, delle discriminazioni subite e del diritto di voto. Quel giorno venne ribattezzato il Woman’s Day dalla stampa e portò alla nascita di una vera giornata della donna negli Stati Uniti, da celebrare l’ultima domenica di febbraio con una finalità: raggiungere il suffragio universale. Si arrivò così al 23 febbraio 1909, la prima giornata della donna riconosciuta ufficialmente, almeno entro i confini degli States.

Urne voto segreto

8 marzo: la storia

All’iniziativa americana si diede seguito un paio d’anni più tardi, dopo una nuova Conferenza internazionale delle donne socialiste a Copenaghen. Nell’occasione venne istituita una giornata internazionale, e non più solo locale, della rivendicazione dei diritti delle donne.

Per qualche anno la celebrazione avvenne in giornate diverse negli Stati Uniti e in Europa. Fu solo dopo la Prima guerra mondiale che si arrivò alla data dell’8 marzo, che coincide con un evento avvenuto a San Pietroburgo nel 1917. In quel giorno, molte donne scesero in piazza a manifestare per chiedere la fine del conflitto. Una ribellione che rimase nella mente di moltissime esponenti degli ambienti socialisti e comunisti. Così, in una conferenza internazionale del 1921 a Mosca, fu istituita ufficialmente la Giornata internazionale dell’operaia. Di fatto, la prima vera festa della donna a livello globale. In Italia le celebrazioni arrivarono l’anno dopo, inizialmente con data 12 marzo.

Mimosa cestino

Con il passare del tempo, l’8 marzo è diventata una giornata simbolica e importante anche nel nostro Paese. Nel 1944 il neonato istituto dell’Unione Donne Italiane decise di festeggiare la giornata della donna nelle zone già liberate d’Italia proprio in quella data. Due anni dopo venne introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata di celebrazione. Perché la mimosa? Perché si trattava di un fiore stagionale e poco costoso.

Questo in breve l’iter storico che ha portato all’istituzione della Giornata internazionale della donna. Una festa atipica, in cui c’è davvero poco da festeggiare e molto da riflettere. E questo con un’unica finalità: portare a cambiamenti che possano migliorare ancora la condizione della donna, per poter arrivare finalmente a una vera eguaglianza anche nella nostra società.