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5 Marzo: il Santo del Giorno è Sant’Adriano di Cesarea

Uno dei molti martiri delle persecuzioni di Diocleziano

5 Marzo: il Santo del Giorno è Sant’Adriano di Cesarea, destinato ad essere sbranato dai leoni dopo aver confessato la propria fede.

Le persecuzioni ai danni dei primi Cristiani

Il Cristianesimo delle origini fu per l’Impero Romano una delle più grandi minacce alla sua integrità politica. I Cristiani infatti rifiutavano categoricamente di venerare non soltanto gli dei pagani, ma soprattutto l’Imperatore Romano come un dio in terra.

Nel timore che l’esempio dei Cristiani inducesse anche altri sudditi a non tributare all’Imperatore gli onori divini che costituivano gran parte della sua dignità imperiale, i vari successori di Augusto portarono avanti più o meno crudelmente numerose persecuzioni ai danni dei convertiti a Cristo. Le crudeli modalità del martirio trasformavano immancabilmente la morte dei cristiani in uno spettacolo sanguinoso e terribile, tutto a vantaggio del sanguinario senso ludico del popolo romano.

Il periodo più nefasto per i primi cristiani fu certamente l’impero di Diocleziano, che si estese a cavallo tra il terzo e il quarto secolo. L’imperatore comandò che in ogni provincia dell’Impero i Cristiani fossero individuati, catturati, condotti davanti a un tribunale e invitati ad abiurare la propria fede. Se avessero deciso di sacrificare agli dei romani e all’imperatore avrebbero avuta salva la vita. Se avessero rifiutato l’abiura avrebbero subito il martirio.

5 Marzo: il Santo del Giorno è Adriano di Cesarea

Sant’Adriano giunse a Cesarea proprio nel periodo in cui in quella città infuriavano i rastrellamenti e i processi ai danni dei cristiani. Era giunto assieme ad Ebulo nell’anno 309, al fine di fornire conforto e assistenza spirituale a tutti coloro che tentavano disperatamente di scampare alle persecuzioni.

I due santi furono ben presto individuati dai funzionari dell’Impero e, come moltissimi altri, furono condotti davanti a un tribunale e invitati ad abiurare la fede. Lungi dal rinnegare il proprio Dio, i due confessarono nuovamente la propria fede e, per questo, furono condannati ad essere sbranati da leoni e altre bestie. Come accadde anche a molti altri martiri, le bestie si ammansirono al cospetto dei due santi e i loro accusatori furono obbligati a finirli con la spada.

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ultimo aggiornamento: 30 Giugno 2021 9:45

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