Nel pieno dello scisma d’Occidente, un predicatore fece apostolato tra tutte le popolazioni di lingua romanza
5 Aprile: il Santo del Giorno è Vincenzo Ferreri (il cui vero nome fu Vincent Ferrer), che diffuse le profezie sull’Apocalisse e sull’Anticristo in Europa.
Il preferito del Papa durante lo Scisma d’Occidente
Nel pieno del quattordicesimo secolo, la chiesa cattolica fu spaccata in due dallo scisma avignonese, durante il quale fu eletto un Pontefice in opposizione con quello di Roma. Il nuovo Papa prese sede ad Avignone ed era naturalmente sostenuto da tutti i vescovi francesi.
Conobbe il papa Avignonese Pero de Luna quando ancora era legato pontificio presso la corte di Valencia e, uniformandosi alla volontà politica della famiglia reale aragonese, divenne uno dei suoi più fervidi sostenitori. In virtù di questo Pero de Luna lo volle come confessore e come collaboratore.
A seguito di una grave malattia contratta durante la presa di Avignone da parte delle truppe al comando del Re di Francia (schierato con il Papa di Roma), Vincenzo ebbe delle visioni che avrebbero influito enormemente sul resto della sua vita. Cristo e Francesco d’Assisi gli avrebbero infatti ordinato di viaggiare per l’Europa annunciando la venuta dell’Anticristo e dell’Apocalisse a tutti i popoli che avesse incontrato. Miracolosamente guarito, Vincenzo obbedì, divenendo in breve uno dei più famosi predicatori del suo tempo.
Secondo a quanto riportano le cronache del tempo, per quanto Vincenzo parlasse nella sua lingua natale, veniva compreso senza alcuna difficoltà da tutto coloro che lo ascoltavano, anche se di diversa nazionalità. Per quanto questo fosse attribuito all’opera miracolosa dello Spirito Santo è molto più probabile che la comprensione fosse possibile in virtù della profonda somiglianza delle lingue delle regioni dell’Europa Meridionale, che avevano radice romanza.
5 Aprile: il Santo del giorno è Vincenzo Ferrer, predicatore dell’Apocalisse
Ferrer arrivò a credere a tal punto alla propria missione di messaggero divino da riferirsi spesso a se stesso come “l’Angelo dell’Apocalisse”. Spesso Ferrer si schierò su posizioni molto forti, invitando ad esempio i governi dei paesi in cui predicava a esiliare e perseguitare gli Ebrei. Si circondò inoltre di flagellanti, che con le loro pratiche piuttosto sanguinose si occupavano di diffondere in maniera quanto mai concreta le tematiche della necessaria penitenza in vista dell’Apocalisse.
Il domenicano morì il 5 Aprile 1419 e fu sepolto in Bretagna, dove in quel momento stava predicando.
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