Covid, dal 31 marzo finisce lo stato di emergenza: ecco cosa cambierà

Covid, dal 31 marzo finisce lo stato di emergenza: ecco cosa cambierà

Cosa succederà il 31 marzo e quando potremo dire addio al Green Pass: tutte le novità sul tavolo del governo.

Mentre l’attenzione mediatica è spostata sulla tragica guerra in Ucraina, con le sue possibili conseguenze, anche economiche, sull’Europa, in Italia inizia a intravedersi la fine della crisi Covid. In questi giorni il governo è al lavoro per stabilire la road map che dovrebbe portarci, entro l’estate, a uscire definitivamente dall’emergenza.

Il primo grande appuntamento è quello che in molti hanno già segnato sul calendario da diversi mesi: il 31 marzo, data del termime ufficiale dello stato d’emergenza. Ma che impatto avrà questo cambiamento sulle misure restrittive finora adottate? Potremo già da aprile dire addio al Green Pass? Non proprio. Facciamo chiarezza su quello che cambierà davvero a partire dalla fatidica data.

Il 31 marzo finisce lo stato d’emergenza: cosa significa

Con l’addio allo stato di emergenza che ci ha accompagnati ininterrottamente per oltre due anni, da quel drammatico marzo 2020, potremo finalmente chiudere un capitolo di restrizioni che era diventato tristemente abitudinario. Non ci sarà più una divisione in colori delle Regioni, cambieranno le regole sullo smart working e verranno sollevati dai propri incarichi il Comitato tecnico scientifico e il generale Figuolo. Una serie di novità importanti, che però non si tradurranno in un ‘liberi tutti’ definitivo e totale.

Mario Draghi

Le riaperture dovranno essere graduali, e saranno studiate minuziosamente da una cabina di regia che dovrebbe stilare, già nei prossimi giorni, un calendario preciso per stabilire quando ritorneranno possibili determinate attività e per chi.

Green Pass: quando potremo farne a meno

Diverso il discorso per quanto riguarda l’utilizzo del Green Pass. Dal 1° aprile potremo finalmente farne a meno per alcune attività. Non sarà più obbligatorio nei luoghi all’aperto, compresi bar e ristoranti, e non sarà necessario nemmeno per svolgere attività sportive e alloggiare negli alberghi. Questo però non vuol dire che potremo definitivamente nasconderlo in un cassetto.

Secondo quanto rivelato dal sottosegretario Costa, dovrebbe essere il 1° maggio la data dell’addio al Green Pass anche per la gran parte delle attività al chiuso. Resta invece ancora da stabilire cosa fare dell’obbligo di certificazione sul posto di lavoro. Al momento per gli over 50 resta necessario il Green Pass rafforzato, e quindi la vaccinazione. Ma sono in molti a chiedere l’eliminazione completa di tale misura, al momento in scadenza al 15 giugno. Il dibattito resta dunque aperto, con l’attuale leggera risalita dei contagi che non incoraggia mosse troppo audaci o repentine. Se ne riparlerà, probabilmente, tra qualche settimana.

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