Il nome rivelato a Giuseppe su cui si fondò la fede dei primi Cristiani
3 Gennaio: il Santissimo Nome di Gesù viene celebrato liturgicamente in questa data per volere di Giovanni Paolo II, che ne ripristinò la festività dopo che negli anni Settanta fu abolita.
Il nome nella cultura ebraica
I nomi ebraici hanno quasi sempre un significato legato molto profondamente alla dimensione religiosa, poiché la fede è uno dei principali riferimenti della cultura ebraica.
D’altra parte il nome viene rivestito anche di un importante significato che potremmo definire magico: chi conosce il nome di una divinità ha una diretta testimonianza che essa esista; chi può esercitare un dominio assoluto su cose, animali o persone ha il diritto di attribuire ad essi un nome o di mutarlo: Adamo infatti impose un nome a tutte le cose del creato, poiché Dio gli aveva concesso il potere di dominare su di esse, in seguito Dio mutò il nome di Giacobbe in Israele, attribuendo alla sua vita uno scopo particolare (essere il patriarca della nazione degli Ebrei).
Quando Dio si manifestò a Mosè sul Monte Sinai, Mosè gli chiese quale fosse il suo nome così da poterlo venerare e rendere noto. Dio gli rispose con il nome che significa “Colui che è”, ovvero quello che da quel momento divenne il più sacro nome della religione Ebraica e Cristiana: Iavhè.
3 Gennaio il Santissimo nome di Gesù viene celebrato liturgicamente
Il nome di Gesù venne rivelato per la prima volta da un Angelo a Giuseppe, che sarebbe diventato il suo padre mortale. L’angelo affermò che dal ventre immacolato di Maria sarebbe nato un figlio, che quel figlio sarebbe stato il figlio di Dio e che gli sarebbe stato imposto il nome di Gesù il cui significato era “Salvatore”.
I primi Cristiani si distinsero da tutti coloro che sarebbero venuti in seguito poiché per primi riconobbero che Gesù era il Signore e invocando il suo nome scacciarono demoni, guarirono ammalati e vennero compiuti molti miracoli.
Al frate francescano San Bernardino da Siena si deve l’invenzione e la grande diffusione del Trigramma con il nome di Gesù che conobbe grandissima diffusione durante il medioevo e i secoli seguenti.
Il trigramma comprende le prime tre lettere del nome di Gesù in lingua greca JHS e diversi simboli facilmente riconoscibili: il Sole con i suoi raggi (Gesù, gli Apostoli e le Otto Beatitudini), il cielo (la fede), l’oro (l’amore).
Liturgicamente il Santissimo nome di Gesù non conobbe un vero e proprio riconoscimento fino al XVI secolo, dopo il quale fu celebrato nella prima settimana di Gennaio. Negli anni Settanta la celebrazione fu abolita e ripristinata in seguito, in forma facoltativa, da Giovanni Paolo II che la fissò nel terzo giorno di Gennaio.