La principessa che rinunciò a ogni onore per vivere in povertà
2 Marzo: la Santa del Giorno è Sant’Agnese di Boemia, figlia di Re, promessa sposa al figlio di Federico II di Sveva, che volle seguire l’esempio di San Francesco d’Assisi.
La via che dal trono porta alla santità
Agnese nacque nel 1211 dal Re di Boemia Ottocaro I e da Costanza d’Ungheria.
Nei primissimi anni della sua vita ricevette un’educazione profondamente religiosa che, evidentemente, influì moltissimo sui suoi desideri da adulta.
All’età di soli 8 anni venne promessa in sposa a Enrico, figlio dell’Imperatore Federico II e si stabilì che si trasferisse alla corte di Vienna, dove avrebbe familiarizzato con l’ambiente della corte imperiale e avrebbe ricevuto l’educazione necessaria ad adempiere ai suoi futuri doveri da sovrana.
La sua vocazione religiosa si manifestò quando Agnese venne a conoscenza delle opere di San Francesco D’Assisi e della sua visione della religiosità. Ne fu talmente colpita da implorare ripetutamente il papa Gregorio IX affinché rompesse il fidanzamento con Enrico e le concedesse di ritirarsi a vita religiosa.
Ottenuto il permesso del Santo Padre e ormai libera da ogni vincolo dinastico, Agnese raggiunse Praga, dove nel 1232 fondò un convento dedito all’osservanza della regola francescana. Volendo prestare la sua opera di assistenza agli ammalati e a tutti coloro che necessitassero di assistenza, Agnese annesse al convento un ospedale, alla gestione del quale deputò la confraternita dei Crocigeri. Soltanto cinque anni dopo i Crocigeri furono dotati della dignità di ordine religioso.
Due anni dopo la fondazione del primo monastero, Agnese volle fondare un monastero di clarisse, nel quale anch’ella prese i voti e di cui diventò Badessa mantenendo questo titolo fino alla morte, che avvenne il 2 Marzo 1282.
2 Marzo: la Santa del Giorno è Sant’Agnese di Boemia
Già in vita Agnese fu considerata una benefattrice e godette di un sentito culto nella sua regione natale. Si dovette attendere circa 600 anni perché la chiesa di Roma la considerasse beata. Fu Giovanni Paolo II nel 1989 a canonizzarla, riconoscendole l’esecuzione di un secondo miracolo.