Il 17 maggio è la giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Quella del 17 maggio è una giornata estremamente importante, istituita per combattere l’insensata fobia che molti hanno ancora verso chi è omosessuale, bisessuale o trans. Una ricorrrenza che ricade in una data importante. Nel 1990, infatti, in questa stessa data, L’Organizzazione mondiale dalla Sanità eliminava per sempre l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Una scelta avvenuta davvero in ritardo (se si pensa a quanto sia vicino il 90) e che ancora oggi necessita di ulteriori passi in avanti.
L’importanza di questa giornata
Per molti, celebrare un simile giorno dedicato all‘omofobia e all’odio di genere potrebbe non avere senso.
Eppure, basta pensare alle tante discriminazioni presenti ancora oggi per capire quanto sia necessario operare in tal senso al fine di sensibilizzare chi è ancora spaventato dalla diversità e per tutelare tutti coloro che si sentono ancora a rischio per via delle tante aggressioni di cui siamo testimoni ogni giorni.
Come ogni anno, la giornata ha un suo slogan che quest’anno è “I nostri corpi, le nostre vite, i nostri diritti). E per ricordare tutto ciò, sia in Italia che all’estero sono state organizzate diverse iniziative alle quali è possibile partecipare.
Perché è importante sensibilizzare tutti
Come lo stesso Mattarella ha affermato, “rispetto e uguaglianza non sono derogabili”.
E questa giornata si basa proprio su principi di questo tipo. È infatti necessario educare i giovani fin da piccolissimi a capire che l’orientamento sessuale non deve e non può essere motivo di discriminazione e ancor meno di odio o di violenze.
Il percorso, come la storia insegna, è ancora lungo. Per fortuna, però, sempre più persone si mostrano aperte e sensibili sull’argomento. Cosa che lascia sperare in un mondo migliore. Uno nel quale non serve una giornata per ricordarci ciò che è ovvio e in cui scelte strettamente personali non saranno più motivo di discriminazione quanto, al massimo, oggetto di interesse per andare incontro ad un mondo più vario e aperto alle tante possibilità che offre ogni giorno. Un mondo dove, sempre per citare Mattarella “solidarietà e responsabilità saranno alla base della comune convivenza”.