Difensore dell’ortodossia cattolica durante il concilio di Nicea, ritrovò la Vera Croce
10 Marzo: il Santo del Giorno è Macario da Gerusalemme, vescovo della città incaricato dall’Imperatore Costantino di ritrovare la Croce di Cristo.
Uno dei grandi retori del Concilio di Nicea
Sappiamo di Macario che fu Vescovo di Gerusalemme per i primi decenni del quarto secolo dopo Cristo.
Il Concilio di Nicea, presieduto nel 325 dall’Imperatore Costantino, si pose come fine quello di unificare le varie visioni afferenti alla religione cristiana, alcune delle quali stavano pericolosamente deviando verso l’eresia. Era questo il caso dell’arianesimo, dottrina contro la quale Macario si scagliò efficacemente proprio durante il Concilio di Nicea, in particolare sul tema dell’effettiva esistenza dell’inferno.
Da quel momento Macario fu considerato come uno dei grandi teologi del tempo, in grado di fronteggiare il diffondersi dell’eresia ariana con discorsi semplici, elaborati attraverso un rigoroso uso della ragione ma sempre sostenuti dalla fede.
10 Marzo: il Santo del Giorno è Macario da Gerusalemme, ritrovatore della Vera Croce
Un altro episodio risulta fondamentale nella vita di Macario, ovvero il ritrovamento della Vera Croce. Con questo nome si indica la Croce sul quale Cristo fu Crocifisso e che sarebbe stata ritrovata al di sotto di un tempio pagano a Gerusalemme. Secondo la leggenda la madre di Costantino, Santa Elena, ebbe un sogno premonitore che le mostrò l’ubicazione esatta della croce: suo figlio diede ordine a Macario di accompagnare sua madre e verificare la veridicità del sogno.
Individuato il tempio, esso fu smantellato: al di sotto delle sue fondamenta furono ritrovate tre croci, una delle quali era sormontata dal cartiglio “INRI”. Per scacciare ogni dubbio in merito all’identificazione della Croce del Cristo, Macario distese ognuna delle tre croci sul corpo di una donna gravemente malata, che guarì miracolosamente al contatto con la terza. Sul luogo del ritrovamento fu eretta la Basilica del Santo Sepolcro.
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