10 anni per l’iter “Avvocato in Spagna”: il punto di Titolispagna

10 anni per l’iter “Avvocato in Spagna”: il punto di Titolispagna

Il percorso italiano per diventare avvocato può essere irto di ostacoli, ecco cosa prevede l’iter spagnolo per accedere alla professione forense in modo più veloce e semplificato: Titolispagna, la società al vertice del settore da ormai 10 anni grazie alle partnership con le principali università di Madrid, ci fornisce lo stato dell’arte sulla c.d. “via spagnola”.

Per la maggior parte degli aspiranti avvocati l’accesso alla professione forense può diventare un percorso a ostacoli, un insieme di adempimenti che richiedono tempo e fatica almeno per quanto riguarda coloro che intraprendono questo iter in Italia.

Al conseguimento della laurea in giurisprudenza, infatti, deve seguire il lungo tirocinio formativo presso uno studio legale ritenuto indispensabile per acquisire nozioni teoriche e pratiche.

Uno step che consente, successivamente, di sostenere l’esame di Stato e tentare di avviare una carriera in ambito giuridico. Secondo le statistiche del settore, tuttavia, in Italia occorrono mediamente tre tentativi per superare l’esame finale e poter finalmente iscriversi all’Albo degli avvocati.

Esistono valide alternative a questa trafila? La risposta è affermativa, per chi si affida al percorso che consente di accedere alla professione di avvocato in Spagna: un iter formativo più veloce e agevole che rappresenta un investimento sicuro e meritocratico, in grado di dare una notevole spinta al proprio futuro professionale.

Diventare avvocato in Spagna e in Italia: le differenze

In territorio iberico il percorso per diventare avvocato è decisamente facilitato rispetto alla normativa italiana, soprattutto tenendo conto delle semplificazioni introdotte in seguito all’emergenza sanitaria causata dal Covid.

Se in Italia la pandemia ha generato un lungo rinvio dell’esame di Stato previsto per il 2020, in Spagna è stata prontamente definita una nuova procedura concorsuale in modalità telematica permettendo ai candidati di sostenere la prova da remoto, collegandosi a una piattaforma informatica creata ad hoc per garantire sicurezza e attendibilità.

L’ esame forense in Spagna si è quindi svolto regolarmente anche nel 2020, strutturato in due sessioni tenutesi rispettivamente a luglio e a dicembre.

Come diventare avvocato in Spagna

Il percorso per accedere alla professione di avvocato in Spagna prevede sostanzialmente pochi passaggi fondamentali.

  • conseguimento del Grado en Derecho, vale a dire la laurea in giurisprudenza spagnola;
  • conseguimento del Master en Abogacía;
  • superamento dell’esame di Stato, che consiste in un test a risposta multipla;
  • iscrizione all’ordine degli Abogados di Madrid (ICAM).

Anche i professionisti italiani possono intraprendere questa strada, con l’obiettivo di iscriversi successivamente anche all’Albo italiano degli avvocati stabiliti (vale a dire gli avvocati che svolgono la professione in uno Stato diverso da quello in cui è stata acquisita la qualifica professionale).

Valore aggiunto di questo percorso è l’opportunità di accedere a un mercato della professione legale molto vasto, che abbraccia non solo la Spagna ma anche gli altri Paesi di lingua spagnola presenti in Centroamerica e Sudamerica. Inoltre, entrambi i titoli accademici conseguiti all’interno del percorso formativo (Grado e Master) sono valevoli in tutta l’Unione Europea sia per i concorsi pubblici che nel settore privato.

Da ultimo va menzionato che, grazie al protocollo d’intesa siglato il 31 gennaio 2020 tra gli Ordini degli avvocati di Roma e Barcellona, i professionisti di entrambi i Fori possono migliorare il servizio prestato agli assistiti grazie a una più approfondita conoscenza dei sistemi giuridici e giudiziali di ambi i Paesi.

La sezione italiana dell’Ordine degli avvocati di Madrid (ICAM)

Prendendo atto del numero considerevole di avvocati italiani iscritti presso l’Ordine degli avvocati di Madrid, infine, quest’ultimo ha deciso di inaugurare già dalla fine del 2013 la nuova sezione italiana presso lo stesso ICAM al fine di agevolare i rapporti giuridici tra tutti i professionisti.

Questa novità consente agli iscritti italiani di accedere a una serie di agevolazioni, come l’emissione dei certificati di iscrizione direttamente in italiano e la possibilità di pagare le quote collegiali attraverso il sistema europeo SEPA.

L’iniziativa rappresenta un importante passo in avanti verso la definitiva libera circolazione dei professionisti negli Stati dell’Unione Europea, con notevoli ripercussioni positive sul mercato del lavoro.